Vertenza Eaton: ritirati i licenziamento [Foto]

Questa mattina, infatti, il giudice del lavoro doveva decidere sulla legittimità dei licenziamenti decisi e in parte inviati dalla multinazionale. Ed è stato proprio nel corso della udienza che l'azienda si è impegnata a ritirarli.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2010 19:39
Vertenza Eaton: ritirati i licenziamento [Foto]

"Ho appena appreso che le ragioni dei lavoratori della Eaton sono state finalmente riconosciute. E' veramente una bella notizia e non nascondo la soddisfazione ed anche l'emozione per questo esito. E' una vittoria della ragione e del buon senso, che rende la lotta per il lavoro di cui sono stati protagonisti i lavoratori dell'azienda di Massa ancora più emblematica". Questo il primo commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, alla notizia che la Eaton ha deciso di ritirare le lettere di licenziamento contro i dipendenti dello stabilimento apuano. "La multinazionale che ha abbandonato la fabbrica e lasciato i lavoratori senza futuro – prosegue Rossi - ha subito una sconfitta, è stata costretta a tornare indietro, a rispettare gli accordi e le leggi che nascono dalla nostra Costituzione.

La lotta dei lavoratori, anche in un'economia globalizzata in cui le multinazionali dominano, spesso ignorando regole e diritti, ha questa volta costretto la Eaton a fare marcia indietro. Adesso – conclude il presidente - continueremo, lavoratori e istituzioni, la battaglia per la reindustralizzazione in maniera più serena ma anche più determinata. Insieme ce la faremo". Questa mattina, infatti, il giudice del lavoro doveva decidere sulla legittimità dei licenziamenti decisi e in parte inviati dalla multinazionale.

Ed è stato proprio nel corso della udienza che l'azienda si è impegnata a ritirarli. “E' questo un primo importantissimo risultato che dimostra la validità delle ragioni dei sindacati e dei lavoratori. Il merito per avere raggiunto questo primo obbiettivo è da ascrivere alla tenacia dei lavoratori, del sindacato e di tutti coloro, a partire dalle istituzioni, che si sono battuti senza risparmio per il diritto al lavoro delle maestranze, per il loro futuro, quello dei loro figli e di una intera comunità.

Ora tutti rinnovino il proprio impegno perché questo primo risultato diventi irreversibile. Servono strumenti a tutela delle persone coinvolte, è necessario accompagnarle fino a che non sarà definita, avviata e conclusa la reindustrializzazione del sito produttivo. Il governo faccia la sua parte, sia soggetto attivo, non faccia mancare la propria azione per centrare l'obbiettivo finale” dichiara Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana. Tuttavia entro il 5 novembre la Eaton pretende un tavolo per verificare se esistono piani di re-industralizzazione seria, altrimenti tutto tornerà in discussione, compresa la possibilità di concedere la cassa integrazione in deroga.

Il rischio dei licenziamenti, insomma, è ancora dietro l’angolo. L'IdV di Massa Carrara esprime soddisfazione per il ritiro delle lettere di licenziamento da parte della multinazionale statunitense ma, al contempo, attraverso tutta la sua organizzazione (regionale e nazionale) farà di tutto affinché il Governo nazionale si assuma responsabilità e si impegni a salvaguardare il sito industriale e i posti di lavoro. “Il ritiro delle lettere di licenziamento inviate ai dipendenti della Eaton è una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai 304 lavoratori e alle loro famiglie.

Un buon punto di partenza a cui dovrà far seguito un ulteriore impegno da parte delle Istituzioni per garantire il futuro all’area”. Ad esprimere soddisfazione l'ulteriore sviluppo della vicenda Eaton è il vicepresidente della Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale Nicola Nascosti (Pdl). “Il gioco di squadra tra Governo e Regione e il contributo delle parti sociali hanno dato buoni frutti, e non possiamo che rallegrarcene. Ma adesso spetta agli enti locali porre le condizioni per un serio progetto di re-industrializzazione dell’area, in grado di dare respiro all’economia di un’area depressa quale è la provincia di Massa.

Per il buon esito della vicenda – ha concluso Nascosti - senz’altro determinante è stata la garanzia data dall’Esecutivo per l’estensione della cassa integrazione per tutto il 2011, e l’attenzione sulla questione posta dai parlamentari toscani del Pdl”. Nelle foto la lunga giornata del presidio: i momenti salienti con gli avvocati Lalli, Valettini e Pegazzano e i manifestanti, dichiarati oltre 400, ma che nelle immagini sembrano di più. Delusione dei manifestanti per la mancanza dei commercianti e dei cittadini.

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